Corriere della Sera scrive:

Aprire la porta sulla pista

http://www.corriere.it/viaggi/viaggi_tendenze/mete_scoprire/2005... 02 gennaio 2006 - Vacanze in montagna: Alto Adige

Introduzione

Producono speck, burro, formaggi. Hanno camere con arredi rustici d’epoca, a pochi metri da splendide discese. Gli antichi masi-fattoria di Vipiteno offrono charme e relax. A 19 euro Vita contadina e sport sulla neve. Una formula sempre più apprezzata dagli habitué di settimane e long weekend bianchi. Sci ai piedi di giorno e, alla sera, il calore di un mondo, quello dei masi-fattoria, che segue ancora i ritmi della natura. Non è nuova questa tendenza, ma non accenna a diminuire, come enfatizzano gli studiosi del costume. Secondo Matthias Horx, esperto di megatrend economici del Future Institute di Kelkheim (Francoforte), l’incalzare di notizie catastrofiche e l’incertezza per il futuro favoriscono vacanze nella tranquillità e nel silenzio: “C’è il bisogno di rifugiarsi in ambienti integri dove passare il tempo con gli amici o con la famiglia, in un’atmosfera di semplicità ma senza negarsi i comfort”. Ma sono anche i prezzi contenuti a favorire la scelta dei masi-fattoria rispetto ad altre forme di ospitalità: una camera con prima colazione in una fattoria tirolese costa circa 19 euro, mentre gli appartamenti per 2 persone partono da 30 euro a notte.

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Sport, benessere e buona cucina

Ad attirare e moltiplicare i turisti negli hof (i masi) attorno a Vipiteno è un collaudato mix di sport sulla neve, comfort, buona cucina nelle baite come nei ristoranti 3 stelle. E il rispetto delle tradizioni. L’arredamento rustico d’epoca, le stube, i grossi muri in pietra che creano un ambiente caldo e piacevole, mentre a pochi passi da casa si snodano chilometri di piste. La cittadina infatti è al centro di un carosello bianco suddiviso in quattro teatri naturali, ciascuno con identità proprie, panorami, attività sportive e offerte culturali diverse. Raggiungibile con facilità grazie all’autostrada del Brennero che passa appena fuori dall’abitato, senza però intaccarne il fascino, Vipiteno è circondata da 50 chilometri di piste, suddivisi tra i comprensori Racines-Giovo, Colle Isarco - Ladurns, Vipiteno - Monte Cavallo, serviti da un unico skipass (3-23 dicembre 133 € a settimana, 24 dicembre - 7 gennaio 166 €) e dotati di impianti di ultima generazione. A questi si aggiungono altri 120 chilometri di tracciati sempre battuti per il fondo, che comprendono anche l’anello della Val Ridanna, il più lungo della regione. Non è tutto. Si può pattinare, seguire partite di hockey allo Stadio del Ghiaccio, fare passeggiate con le ciaspole nei boschi e discese vertiginose con lo slittino. Per chi ama il binomio sport-wellness la soluzione è spingersi fino alla Val Luson, enclave poco nota a 12 chilometri da Bressanone, dove l’hotel di charme Lüsnerhof ha un’oasi tutta dedicata al benessere. Nell’albergo ci sono saune, giardino d’inverno con chaise-longue per il relax, stanza massaggi e una piscina coperta che si prolunga all’esterno. Si possono fare bagni di fieno, approfittare della sala per la ginnastica, o della vasca con idromassaggio in mezzo alla neve. Il vero atout è la sauna: di legno, tra le conifere e il ruscello

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I nove masi da prenotare

In un raggio di 20 chilometri da Vipiteno, si segnalano nove antichi masi in cui soggiornare: tre sono appena fuori dal paese, due in Val di Vizze, quattro tra la Val Ridanna e la Val Racines. Sono camere e appartamenti, curati e accoglienti, tutti da poco rimodernati e ammobiliati con gusto. Ognuna delle strutture scelte ha al massimo quattro appartamenti provvisti di cucina, dove si possono preparare i pasti, acquistando la materia prima dai contadini: latte, burro, carne, marmellate e verdure dell’orto. Non è raro poi che la padrona di casa, preparando una torta o uno strudel per la famiglia, ne cucini uno anche per gli ospiti. I masi, proprio perché a conduzione familiare, offrono servizi differenti: alcuni prevedono il b&b, in altri si cucinano i pasti in autonomia, qualcuno propone i massaggi, altri ancora, a richiesta, la babysitter. Per chi invece preferisce il soggiorno in albergo è da segnalare lo storico Aquila Nera nel cuore di Vipiteno. Ciascuna delle fattorie selezionate non dista dalle piste da sci più di 20 minuti in auto o in skibus (le strade sono ben tenute e sgombre dalla neve). E se durante le discese viene voglia di una sosta, non c’è che l’imbarazzo della scelta: le piste sono punteggiate di malghe e di baite dove ci si può fermare per una bevanda calda e per ritemprarsi con menu genuini, dallo stinco di maiale arrosto ai Kaiserschmarren, frittata dolce servita con marmellata di mirtilli.

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Val di Vizze

Silenziosa e poco nota, la Val di Vizze si inoltra dalle porte di Vipiteno fino alla mole gigantesca del Gran Pilastro (3509 m). È un vero paradiso per le passeggiate sulla neve e lo sci di fondo lungo 25 chilometri di piste. Ci sono anche due percorsi per slittini: uno di 3,5 chilometri a Smudres e l’altro di 1,4 chilometri a Fosse. Salendo poco oltre l’anello del fondo il maso Schlösslhof è una fattoria che riserva agli ospiti quattro camere e due appartamenti per 4-7 persone con mobili classici in legno massello. Le quattro camere sono arredate in colori diversi: pink, rosa tenue, lilla e salmone, tonalità riprese in ogni particolare, dalle tende alle federe, dagli asciugamani ai soprammobili. Annalisa Toetsch, estetista e figlia della proprietaria, nel tardo pomeriggio, su prenotazione, fa massaggi tradizionali di 20 minuti (20 €) o di 45 minuti (30 €). Ma è anche un’esperta di montagna e accompagna volentieri i clienti a fare passeggiate con le ciaspole o a piedi, sui sentieri battuti attraverso i prati e nel bosco. Da queste parti, infatti, chi affitta si dedica agli ospiti con entusiasmo, aiutandoli a scoprire paesaggio e tradizioni. Il punto forte del maso Schlösslhof è la stube, tradizionale, di legno, con le tende in lino ricamate, dove è servita la prima colazione, rigorosamente con i prodotti della casa: burro, marmellate, speck, latte e uova. Salendo in direzione San Giacomo, sulla sinistra, a 1450 metri, si nota subito la facciata celeste chiaro dell’Unterbergerhof. Un maso a conduzione familiare, che risale a più di 600 anni fa, in posizione soleggiata e tranquilla. L’edificio è tutelato dalla Sovrintendenza delle Belle Arti. Qui sono disponibili due appartamenti e due camere, ma in una struttura nuova, accanto alla principale. Sia da Schlösslhof, sia da Unterbergerhof, le piste da discesa del comprensorio Vipiteno-Monte Cavallo si raggiungono in 20-25 minuti di auto. All’inizio della Val di Vizze, nell’abitato di Tulve, si intravede il Pretzhof. Il ristorante propone i sapori della cucina casalinga e contadina, rigorosamente basata su prodotti propri. Il maso infatti è attrezzato con la sala per affumicare lo speck fatto in casa e gli insaccati di selvaggina, non manca nemmeno lo spazio per la stagionatura del formaggio, ottenuto con il latte delle vacche della fattoria. Lo chef valorizza al meglio le materie prime locali: l’agnello è quello di Racines e il coniglio di Tulves. Accanto alla sala da pranzo, una caratteristica stube, ci sono la cantina appena ristrutturata che propone il top dell’enologia regionale e nazionale, e il negozio, sempre fornitissimo, dove acquistare i salumi, i formaggi e i vini.

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Vipiteno: le piste

L’area sciistica di Monte Cavallo si raggiunge con la cabinovia che sale a 1800 metri direttamente dal borgo medievale di Vipiteno. È un comprensorio raccolto con cinque impianti di risalita e 13 chilometri di piste che salgono a 2100 metri, frequentato più dai locali che dai turisti. Le discese sono irresistibili, in particolare quella nuova servita dalla seggiovia quadriposto Stock, inaugurata nel 2003. Attesissima la pista di collegamento con il comprensorio di Ladurns - Colle Isarco, che per adesso bisogna raggiungere in auto (dista 15 minuti da Vipiteno) percorrendo la bellissima Val di Fleres. Anche la stazione di Ladurns, con i suoi quasi 15 chilometri di piste e tre impianti di risalita, è molto apprezzata dagli sportivi, soprattutto per la pista di rientro: 4 chilometri di curvoni e muretti nel bosco con 1000 metri di dislivello. Da quest’inverno si aggiunge al carosello sciistico anche la nuova pista Federest di 2 chilometri. Un dedalo bianco riservato ai pochi che conoscono questo piccolo comprensorio, dove le piste sono sempre perfettamente lisce e quasi deserte. Lo stesso vale per l’anello di fondo che si snoda in un contorno di vette fino al confine con l’Austria. La Val di Fleres, l’ultima valle italiana prima del Brennero, è famosa per il Tribulaun (3096 m), montagna severa e difficile che la sovrasta. In entrambi i domaine skiable – Monte Cavallo e Ladurns – ci sono tracciati per tutti i livelli, adatti sia agli esperti sia ai principianti. Monte Cavallo ha anche una pista per slittini lunga 6,5 chilometri, un anello per il fondo in quota e una qualificata scuola di sci per bambini. A Ladurns c’è un parco sciistico per piccoli (dai 2 anni) con istruttori sempre presenti.

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Vipiteno: il borgo

Del nucleo storico di Vipiteno, di origini romane, ricostruito nel XV secolo, colpiscono le facciate variopinte delle case, arricchite da frontoni merlati, erker (finestre a balconcino) e archi in marmo. Pasticcerie, bar e negozi si affacciano sulla via principale, dalle atmosfere magiche durante l’Avvento. L’appuntamento per l’aperitivo è al Caffè Rossi, in una casa tipica tirolese dagli interni intatti, mentre nell’omonima macelleria si fanno provviste di speck, salumi di ogni tipo, pane di segale altoatesino. Stacco netto dalla tradizione invece al centralissimo Kleine Flamme, il cui chef Bacher Burkhard è invitato tutti gli anni al ristorante del leggendario Hotel Oriental di Bangkok (celebre anche per la cucina). Durante i suoi viaggi Burkhard ha sperimentato le specialità asiatiche che ripropone al Kleine Flamme con un mix garbato di sapori Thai e mediterranei. Prepara poi magistralmente carne e pesce, sempre accompagnati da spezie, e crea abbinamenti coraggiosi, come il luccioperca con taleggio. Una valida carta dei vini, la cucina a vista e la preparazione sempre fatta al momento, insieme alla cortesia, rendono questo locale davvero gradevole. Tra una vetrina e l’altra si può fare un salto al Palazzo Comunale costruito tra il 1468 e il 1524 in stile tardogotico, o ammirare la Torre delle Dodici, elevata all’altezza di 46 metri nel 1473, che divide Città Nuova da Città Vecchia affacciandosi su piazza Città. La torre, insieme allo stemma del pellegrino con il rosario in mano e l’aquila rossa del Tirolo alle spalle, sono l’emblema di Vipiteno. Nella piazza principale si affaccia l’Aquila Nera, hotel tradizionale da quattro generazioni in mano alla stessa famiglia. Le camere sono sontuose, quasi ridondanti, con abbondanza di tessuti e tendaggi. Di fronte all’albergo la Chiesa dello Spizio di Santo Spirito (fine XIV secolo) custodisce un importante ciclo di affreschi del maestro Giovanni da Brunico, del 1402, recuperati durante l’ultimo restauro tra il 1986 e il 1989. Lungo la strada dietro la chiesa, sulla destra, il fruttivendolo Siller Erich (tel. 0472.76.51.85) propone un’ampia scelta di frutta essiccata, che qui viene abbinata ai formaggi di malga. Superato il ponte, sulla destra, da Lebens Art, Helga Rainer Gasser vende oggetti fatti a mano, ricami, candele e graziosi cuscini. Uscendo dal paese verso Racines, si incontra lo stabilimento della Cooperativa Latte Vipiteno, dove si possono acquistare prodotti freschi: yogurt, latte, burro e formaggi, anche biologici. Da Vipiteno si può salire a piedi nel bosco lungo la strada battuta fino alla baita Prantneralm a 1800 metri (circa un’ora e mezzo di marcia). Qui, dopo un ricco spuntino a base di speck fresco e cotto, salsiccia affumicata, formaggi, tra cui quello grigio (anche in versione piccante), dolci casalinghi e una delle tante grappe alle erbe fatte in casa, si può scendere con lo slittino. La baita è aperta anche di sera per la cena e, su richiesta, i gestori organizzano il trasporto in motoslitta.

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Vipiteno: i masi

Val Racines e Val RidannaTra le vallate intorno a Vipiteno la Val Racines è la più attrezzata per lo sci da discesa: 25 chilometri di tracciati ampi, sia nel bosco che in campo aperto, molto ben serviti dagli impianti di risalita. Il comprensorio, grazie all’esposizione e all’alta quota, è sempre molto innevato. Per raggiungerlo la soluzione più comoda è parcheggiare l’auto in valle e poi prendere la seggiovia che porta direttamente all’inizio delle piste. Parallela alla Val Racines c’è la Val Ridanna, la più solare e dolce del comprensorio. Una valle gentile, non a caso c’è la pista di fondo più lunga della regione, un vero paradiso per gli amanti del genere. Bellissima e soleggiata, è attraversata da un tracciato impegnativo solo in alcuni punti. La pista naturale di Stadelalm, di 1,5 chilometri, è interamente riservata alle discese con lo slittino. All’imbocco della vallata il Castello di Wolfsthurn domina la frazione di Mareta, dove da vent’anni lavora Josef Zössmayr (tel. 0472.75.82.46), intagliatore di pietre preziose. Nel suo laboratorio abbondano gemme di ogni genere, dall’ametista alla pietra granata. E si creano gioielli su richiesta, spesso con le stesse pietre di granato che i turisti e gli abitanti raccolgono nel greto del torrente Ridanna, continuando così l’antica tradizione della valle, un tempo ricca di miniere d’argento e di botteghe artigiane che lo lavoravano. Si dorme allo Schneiderhof, fattoria nella parte bassa della valle, con due appartamenti, per 2, 4 o 5 persone, entrambi ben arredati e con balcone panoramico. A disposizione una distesa bianca dove far giocare i bambini. Lungo la valle ci sono varie fermate dello skibus gratuito che collega tra loro i comprensori sciistici Racines-Giovo, Monte Cavallo e Ladurns. Salendo qualche chilometro sulla destra si incontra il Joggelehof, un maso del 1380 con quattro appartamenti moderni e ben attrezzati. Ogni alloggio ha un grande balcone con le sdraio dove prendere il sole e una cucina ben accessoriata. Si possono acquistare latte e uova, e la signora Katarina Wurzer quando lo strudel per la famiglia ne prepara uno in più per gli ospiti. Questi due masi si affacciano direttamente sulla pista da fondo. In pratica: si esce di casa con gli sci ai piedi. Il maso Jörgelerhof ha un solo appartamento, rinnovato nel 2001, completo di cucina con forno, soggiorno, bagno e due camere da letto. È soleggiato e dal balcone si ammira lo splendido panorama delle montagne dello Stubaier Alpen, gruppo a cavallo tra Alto Adige e Austria. Continuando verso la fine della valle il secolare maso Plankhof, (tre appartamenti, da 2 a 4 persone): è un belvedere su una distesa innevata. Si vendono uova e latte. Nel giardino di fronte a casa c’è una casetta piena di giochi per i bambini.

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Ornella D'Alessio